A ottobre abbiamo lanciato il primo bando per il Fondo per l’Innovazione della Digital News Initiative. Il fondo, del valore di 150 milioni di Euro in tre anni, è pensato per favorire la sperimentazione e offrire a organizzazioni editoriali europee di tutte le dimensioni l’opportunità di provare nuove iniziative e innovare nel contesto digitale.
A ottobre abbiamo lanciato il primo bando per il Fondo per l’Innovazione della Digital News Initiative. Il fondo, del valore di 150 milioni di Euro in tre anni, è pensato per favorire la sperimentazione e offrire a organizzazioni editoriali europee di tutte le dimensioni l’opportunità di provare nuove iniziative e innovare nel contesto digitale.

Oggi, alla Sciences Po di Parigi, il CEO di Google Sundar Pichai ha annunciato che abbiamo offerto finanziamenti a 128 organizzazioni di 23 diversi paesi europei. In tutto, più di 27 milioni di Euro per progetti grandi e piccoli, con l’obiettivo di favorire l’innovazione nel settore.


Non possiamo entrare nei dettagli perché stiamo ancora finalizzando le procedure di notifica dei progetti selezionati, ma questi sono un paio di esempi di progetti che mostrano un nuovo modo di pensare al giornalismo digitale e a cui siamo orgogliosi di avere offerto un finanziamento:
  • La testata spagnola eldiario.es creerà un sistema di finanziamento di contenuto giornalistico che identificherà nicchie di utenti e li inviterà a finanziare una specifica storia o a contribuire al finanziamento di una importante categoria di notizie. Partendo dal tradizionale modello di crowdfunding, il progetto farà leva sulla relazione che esiste tra l’organizzazione editoriale che sta dietro la piattaforma e una comunità di milioni di lettori.
  • La startup tedesca Spectrm realizzerà un motore di intelligenza artificiale per aiutare gli editori a comunicare direttamente con i lettori e distribuire i contenuti 1:1 attraverso app di messaggistica istantanea.
Le informazioni su come funziona il fondo e sulla sua governance si possono trovare qui; aggiorneremo il sito della Digital News Initiative con la lista completa dei progetti finanziati. Prima dell’estate, inoltre, apriremo nuovamente le application e siamo ansiosi di ricevere idee e proposte ancora più ambiziose di quelle ricevute in questo primo round.

Come abbiamo detto ad aprile al lancio della Digital News Initiative (che oggi vede la collaborazione di Google con oltre 160 editori europei), lo sviluppo prodotto è importante per supportare il giornalismo di qualità attraverso l’innovazione tecnologica, tanto quanto lo sono i finanziamenti. E a dimostrazione di quanto lo riteniamo importante, i nostri team a Mountain View hanno importanti novità da condividere con l’industria dell’informazione.

L’accesso alle informazioni è il cuore dell’attività di Google, ma purtroppo oggi il mobile web non è ancora all’altezza delle aspettative degli utenti, soprattutto per quanto riguarda la velocità di accesso. Per questa ragione, lo scorso ottobre abbiamo lanciato, insieme ad altri player del settore, il progetto open source Accelerated Mobile Pages (in breve, AMP). In soli quattro mesi, AMP ha fatto grandi progressi, con centinaia di editori, aziende tecnologiche e attori dell’online advertising che hanno preso parte a questo progetto.

A partire da oggi, le Accelerated Mobile Pages cominceranno a comparire nella Search da mobile in un carosello dedicato, che aiuterà gli utenti a trovare i contenuti di news sviluppati in AMP in modo ancora più rapido. Le pagine realizzate con AMP si caricano in media quattro volte più in fretta delle pagine di mobile web tradizionali e usano fino a 10 volte meno dati. Oggi editori e piattaforme di sei paesi europei, tra cui l’Italia, celebrano con noi questa novità, così come significativi miglioramenti nelle caratteristiche del prodotto legate alla pubblicità, gli analytics e i paywall.








La scienza non è solo una materia di studio, è un modo per migliorare le cose. Per questo spero che quest'anno vi unirete al confronto e parteciperete a Google Science Fair ...
Nota: Prende il via oggi l’edizione 2016 di Google Science Fair. Anche quest’anno Google insieme a LEGO Education, National Geographic, Scientific American e Virgin Galactic, invita tutti i giovani esploratori e innovatori a proporre le proprie idee per migliorare il mondo attraverso la scienza. Maggiori informazioni sulla competizione, su come partecipare, sui premi e non solo, sono disponibili sul sito e su Google+ e Twitter


Olivia, la vincitrice del Primo Premio nel 2015, condivide con noi la sua esperienza nell'ambito di Google Science Fair. 



Mi ricordo il giorno in cui ho sentito parlare per la prima volta di Google Science Fair, l'anno scorso. Ero seduta a lezione, nell'ora di scienze, e il professore ci ha chiesto: "Cosa proverete a creare?". Mi piaceva molto quello che Google Science Fair ci invitava e ci sfidava a fare. Avevamo la possibilità di usare la scienza per fare la differenza nel mondo reale. Sono sempre stata curiosa e interessata alla scienza, e sapevo di voler lavorare a un progetto, ma non sapevo da dove cominciare.

Ho chiesto un consiglio al mio insegnante per scegliere l'argomento di ricerca. Mi ha incoraggiata a scegliere qualcosa che mi interessasse davvero, o che mi facesse arrabbiare, e mi ha suggerito di guardare il mondo intorno a me per trovare l'ispirazione. Ed è quello che ho fatto. In quel periodo, i media parlavano moltissimo del virus dell'ebola: era una situazione tragica, e volevo aiutare a trovare la soluzione. Avevo trovato il mio progetto.

Il virus si stava diffondendo in fretta, così ho deciso che volevo trovare un modo per diagnosticarlo al più presto, in modo da poter iniziare a curare i malati il prima possibile. Ho letto online che la seta ha ottime proprietà conservanti e stabilizzanti, e mi sono chiesta se avrei potuto usarla per trasportare gli anticorpi usati per testare il virus. Dopo molti tentativi andati a vuoto (e dopo aver aperto un'infinità di bozzoli), finalmente sono riuscita a creare un test diagnostico che riuscisse a identificare il virus in meno di 30 minuti. Era portatile, economico e non veniva intaccato dalla temperatura. Ero emozionatissima all'idea che la mia ricerca potesse aiutare a salvare delle vite, e l'aver vinto il Gran Premio pochi mesi dopo è stata la ciliegina sulla torta.

Oggi ha inizio Google Science Fair 2016, e voglio condividere coi voi alcuni suggerimenti sulla base della mia esperienza. Prima di tutto, come mi ha suggerito il mio insegnante, guardate il mondo intorno a voi per farvi venire delle idee. Se avete bisogno di aiuto, provate a usare il Generatore di idee per trovare qualcosa che vi interessi o vi ispiri. In secondo luogo, trovate un mentore che condivida il vostro interesse. Ci sono molte idee utili sul sito di GSF per fare il primo passo. Infine, non scoraggiatevi: spesso quello che inizialmente sembra un fallimento ha molte sorprese in serbo.

Consiglio a tutti i giovani come me di approfittare di questa opportunità per trovare un modo di migliorare il mondo intorno a loro. Tutti noi, indipendentemente dalla nostra età o dalla nostra storia, possiamo fare la differenza. Siamo fortunati, perché siamo giovani e non abbiamo paura di gettarci a capofitto nelle cose che secondo gli adulti non funzioneranno. Molti altri finalisti delle precedenti edizioni di Google Science Fair, come me, hanno messo in discussione il mondo in torno a loro e si sono messi alla prova per creare qualcosa di migliore.



La scienza non è solo una materia di studio, è un modo per migliorare le cose. Per questo spero che quest'anno vi unirete al confronto e parteciperete a Google Science Fair.
Il mondo non vede l'ora di scoprire cosa inventerete!


Siete in ritardo per un colloquio, ma la spia della benzina è accesa da troppo tempo... è arrivato il momento di interrompere il viaggio e cercare su Google Maps il distributore più vicino per fare il pieno. Chiuso il serbatoio, digitate nuovamente l'indirizzo della vostra destinazione sul telefono per rimettervi in viaggio, ancora 15 minuti e sarete alle meta.

Da oggi con la funzionalità “aggiungi fermata” su Google Maps tutto questo diventa ancora più semplice. Abbiamo iniziato a rendere disponibile un aggiornamento di Google Maps per Android, grazie al quale è possibile aggiungere deviazioni al vostro percorso originario, senza bisogno di uscire dalla modalità navigazione.



Se state guidando in modalità di navigazione e ricevete una chiamata dal vostro partner che vi chiede di comprare un po' di latte sulla via del ritorno, o se siete in viaggio in cerca di un buon ristorante lungo il percorso, è sufficiente fare clic sulla lente di ingrandimento in alto a destra dello schermo. Avrete la possibilità di scegliere tra opzioni diverse, come ad esempio stazioni di servizio, negozi di alimentari, bar o ristoranti. E, se le opzioni mostrate non sono ciò di cui avete bisogno, potete sempre toccare l'icona di ricerca o utilizzare i comandi vocali. Google Maps è qui per aiutarvi. 

Il 19 febbraio anche noi di Google ci impegneremo a ridurre ulteriormente i consumi di energia, aderendo all’iniziativa M’illumino di meno di Caterpillar. Un piccolo gesto simbolico per supportare la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e la mobilità sostenibile ideata dallo storico programma di Radio 2, con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Parlamento Europeo.

L’impegno più concreto di Google è quello che attuiamo ogni giorno per rendere le nostre attività più ecosostenibili, utilizzando le risorse in modo efficiente e promuovendo l’utilizzo di energia rinnovabile. Ecco qualche esempio: dal 2007 abbiamo azzerato il nostro impatto sui mutamenti climatici diventando carbon neutral; i nostri data center consumano il 50% di energia in meno rispetto a quelli tradizionali. Stiamo inoltre continuando a investire in energia pulita con l'obiettivo di renderla più accessibile, per la nostra azienda e per tutti. Di fatto, abbiamo già investito più di 915 milioni di dollari in energia rinnovabile.
A questo link potete approfondire le nostre iniziative a favore dell’ambiente.

La stessa logica di sostenibilità ha guidato le nostre scelte per gli uffici in Italia, che hanno ottenuto la certificazione LEED GOLD (Leadership in Energy and Environment Design). L’edificio, infatti, è stato progettato sia negli esterni sia negli interni per soddisfare i criteri di questa certificazione. a titolo di esempio, i pavimenti sono fatti in sughero e utilizzano un supporto costituito al 100% di materiale riciclato; il sistema di illuminazione è progettato per ridurre al minimo i consumi e l’insonorizzazione è ottenuta attraverso pannelli fonoassorbenti realizzati con il 70% di materiale di riciclo. L’efficienza energetica dell’edificio è ulteriormente migliorata dalla presenza di pannelli fotovoltaici e di isolamento termico.

Incentiviamo la mobilità sostenibile promuovendo l’uso di tutti i mezzi a basso impatto. Per farlo abbiamo riservato alle auto elettriche la maggior parte dei posti auto disponibili nel nostro parcheggio e messo a disposizione 4 colonnine di ricarica. Alle biciclette abbiamo destinato un’area di sosta dedicata, predisponendo punti di ricarica anche per i veicoli elettrici a due ruote.

Tutti i grandi cambiamenti partono dalle piccole azioni quotidiane. Per questo venerdì 19 sosteniamo Caterpillar e il suo decalogo sul risparmio energetico.

Vi siete mai chiesti quanti messaggi inviate ogni giorno tra amici, famiglia e lavoro? Probabilmente decine. Ma quando state correndo al parco o siete dietro ai fornelli non è cosi semplice mettersi a digitare sulla tastiera, per questo abbiamo introdotto, già da tempo, i comandi vocali per l'invio di SMS sulla Google App, per dispositivi Android. Siete in ritardo per un appuntamento? Vi basta dire “Ok Google, invia messaggio a Laura. Arrivo tra dieci minuti”.

Ora potrete fare lo stesso anche con WhatsApp (ma anche Telegram, Viber, WeChat o Hangout). Se siete utenti Android, vi basterà dire ad esempio “Ok Google, invia un messaggio WhatsApp a Luca dicendo ci vediamo davanti al cinema alle 19”, dite ok per confermare ed è fatta: tutto senza muovere un dito.


Che aspettate! Prima però assicuratevi di aver aggiornato la vostra Google App alla versione più recente.

La sicurezza online è importante sempre, ogni giorno. Oggi, che si celebra il Safer Internet Day, è un’ottima occasione per ricordare tutti gli strumenti che consentono di mantenere sicuro il vostro account, primo fra tutti ...
La sicurezza online è importante sempre, ogni giorno. Oggi, che si celebra il Safer Internet Day, è un’ottima occasione per ricordare tutti gli strumenti che consentono di mantenere sicuro il vostro account, primo fra tutti Account Personale.

Prendetevi due minuti ed effettuate il Controllo sicurezza: chiunque lo completerà entro l’11 febbraio otterrà 2GB di spazio di archiviazione gratuito su Google Drive, utilizzabile per Drive, Gmail o Foto.

Controllo di sicurezza permette di verificare le principali impostazioni di protezione per l’account Google, aggiungere un numero di telefono a cui farvi contattare nel caso in cui non riusciste più ad accedere al vostro account, aumentare la sicurezza delle impostazioni della vostra password e verificare quali siano i dispositivi collegati all’account.

La prima garanzia di sicurezza dell’account resta comunque la password e sembra che anche le persone vi stiano prestando crescente attenzione: dal 2004 ad oggi, infatti, le ricerche su Google in Italia per ‘come cambiare password’ sono in costante crescita. Ecco quindi alcuni consigli per restare sicuri online:
  1. 1. Le password sono la prima linea di difesa contro i criminali informatici. È quindi fondamentale scegliere password sicure, diverse per ogni account e aggiornarle regolarmente. Altrimenti… sarebbe come usare la stessa chiave per chiudere le porte di casa, dell'auto e dell'ufficio: se un criminale riesce ad accedere a una, sono tutte compromesse! Più lunga è la password è più è difficile da indovinare. Non utilizzate quindi '123456' o 'password' ed evitate di usare informazioni pubbliche come il vostro numero di telefono.
  2. Utilizzate la verifica in due passaggi, che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza al vostro account Google, riducendo drasticamente le possibilità di furto dei dati contenuti nell'account. Per penetrare in un account che ha la verifica in due passaggi, i malintenzionati non dovranno solo conoscere nome utente e password, ma dovranno anche avere tra le mani il vostro telefono. Una volta attivata la verifica in due passaggi, infatti, Google invia un codice sul vostro telefono ogni qualvolta qualcuno proverà a entrare nel vostro account da un computer non riconosciuto come vostro.
  3. Le persone dimenticano e perdono con sempre maggior frequenza il loro telefono. Se avete smarrito un dispositivo mobile, grazie a Gestione Dispositivi Android potete vedere dove si trova su una mappa e sapere quando è stato utilizzato l'ultima volta. Quando Gestione Dispositivi Android individua il dispositivo, quest'ultimo riceverà una notifica e potrà essere fatto squillare o bloccato a distanza.
  4. Tenete occhi indiscreti lontani dai vostri dispositivi: le vostre informazioni private possono rimanere tali grazie a un PIN, a una password o a un codice di sicurezza. D’altronde, lascereste mai la porta di casa aperta?
  5. Se avete bambini che utilizzano i vostri dispositivi, attivate SafeSearch. SafeSearch è un filtro che elimina la maggior parte dei contenuti inappropriati o delle immagini esplicite dai risultati della Ricerca Google. Quando attivate SafeSearch su un account Google, i contenuti per adulti vengono oscurati su tutti i risultati di ricerca di qualsiasi browser e computer su cui avete effettuato l'accesso.

Per saperne di più e per imparare a vivere sicuro online, visitate il nostro Centro per la Sicurezza e restate sempre aggiornati sulle nostre iniziative per rendere il web un posto più sicuro, per tutti.